Occorre preliminarmente premettere che non esiste il "bilancio comunale", bensì il "bilancio di previsione", che viene approvato prima dell'inizio dell'anno di riferimento, normalmente entro il 31/12 dell'anno precedente, ed il rendiconto della gestione (o conto consuntivo), che da invece atto dei risultati della gestione dell'esercizio precedente e che viene apprivato entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento. Il bilancio comunale, o meglio il bilancio di previsione, è lo strumento di pianificazione e gestione economica e finanziaria dei comuni italiani. In esso vengono dettagliate tutte le entrate e le spese dell'ente divise in parte corrente e parte in conto capitale.
Nel corso di ciascun anno, che viene chiamato esercizio, ci sono passaggi precisi che hanno lo scopo di redigere il bilancio di previsione, di verificarlo durante l'anno e di consolidarlo, o meglio assestarlo, ad esercizio completato.
Il bilancio è sempre materia di Consiglio Comunale. I contenuti, la sua struttura e il processo di stesura del bilancio sono normati per legge e sono di competenza del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).
Il bilancio comunale, o meglio rendiconto della gestione, è composto dal conto economico, dal conto del patrimonio e dal prospetto di conciliazione e viene redatto utilizzando il principio di competenza.
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